Due film per capire i rischi del presente
e immaginare un domani migliore
Prenota la visione di “Domani” e “Thank you for the rain”, i due film che verranno proiettati nel pomeriggio del 1 giugno a Milano presso l’UniCredit Pavilion.
Non solo dibattiti e discussioni: nel pomeriggio del 1 giugno, nell’ambito dell’evento che si terrà a Milano presso l’UniCredit Pavilion, “Aziende e finanza 2030: il motore dello sviluppo sostenibile”, saranno proiettati gratuitamente due film selezionati in collaborazione con Sky Cinema e con CinemAmbiente: "Domani" e "Thank you for the rain". Le proiezioni avverranno entrambe a partire dalle 15:30, rispettivamente nella Sala Tiglio e nella Sala Greenhouse dell’UniCredit Pavilion. Per prendere parte alla visione è necessario prenotarsi compilando il modulo che si può trovare su questa pagina.
Domani (2015) è un documentario francese di Cyril Dion e Mélanie Laurent. Prendendo le mosse da uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista Nature che annunciava la possibile fine dell’umanità, i due registi tracciano un emozionante percorso alla ricerca di soluzioni efficaci per dimostrare che un domani migliore è possibile. Il film espone gli esperimenti di sviluppo sostenibile più riusciti raccogliendo esperienze concrete in giro per il mondo: dalla Danimarca, agli Stati Uniti, dall’India, all’Islanda, dalla Francia all’Inghilterra e all’isola della Réunion. Il documentario è quindi un viaggio on the road che racconta le alternative alla catastrofe per disegnare un nuovo futuro per noi e i nostri figli.
Thank you for the rain (2017) sarà proiettato in versione originale con sottotitoli. Si tratta di un documentario di Julia Dahr e Kisilu Musya, un contadino keniota che riprende per cinque anni le scene della propria vita documentando siccità e alluvioni, temporali e fenomeni atmosferici estremi per testimoniare gli effetti del cambiamento climatico sulla propria famiglia e sul proprio villaggio. Un film che affronta una varietà di temi legati al clima, come la giustizia ambientale, l’urbanizzazione, l’uguaglianza di genere, l’educazione, l’accesso all’acqua, i rifugiati ambientali e l’adattamento.
di Lucilla Persichetti